Vi sono alcune cittadine europee che si contendono un primato curioso e abbastanza inutile, quello di essere dichiarate “il centro d’Europa”. Una questione semplice all’apparenza, ma difficile da districare perché l’Europa non ha identità unica, né politica né fisica. Basti pensare ai diversi significati del termine nel caso ci riferisca all’Unione Europea piuttosto che all’Europa come la vediamo in una qualsiasi mappa geografica.
Vi sono poi altre variabili che complicano il calcolo, ad esempio i punti da considerare come estremi (isole comprese), le misurazioni, le differenti cartine a cui si può fare riferimento per il calcolo. In alcuni Paesi hanno provato a fare i furbi, erigendo monumenti in cui si dichiara che quel dato punto è il centro d’Europa. Ne esistono almeno quattro: in Polonia, in Ucraina, in Baviera e in Lituania. E proprio in Lituania, a circa 20 chilometri dalla capitale Vilnius, sembra sorgere quello che è dalla maggioranza di esperti considerato il centro reale del nostro continente. Wikipedia ce lo racconta così:
Dopo una correzione dei confini del continente europeo nel 1989, Jean-George Affholder, studioso dell’Istituto Geografico Nazionale della Francia, stabilì che il centro geografico dell’Europa si trova a 54°54′N 25°19′E. [1] Il metodo utilizzato per il calcolo fu quello del centro di gravità della forma geometrica dell’Europa. Questo punto si trova in Lituania, a 26 km a nord della capitale, Vilnius, vicino al villaggio di Purnuškės. Lo scultore Gediminas Jokūbonis ha posto in quell’esatto punto nel 2004 un monumento, consistente in una colonna di granito bianco sormontata da una corona di stelle. Intorno al monumento, una vasta area di boschi e campi, che include il Lago Girija e la collina Bernotai fu dichiarata riserva nazionale nel 1992 dal Ministero del Turismo e del Ministero dell’Economia lituani.
Dipanata la querelle, di recente ci ha pensato il marketing a spazzare via queste considerazioni da nerd geostorici: l’ente del turismo lituano, con un’azzardata associazione di idee, ha spostato l’attenzione sulla sua Capitale, vendendola ai turisti come il vero “punto G” d’Europa, e definendo una campagna pubblicitaria dai risolti vagamente sessuali.
Al vescovo di Vilnius è scoppiata la vena, ma alla fine, dopo un po’ di battaglie etiche e commerciali, hanno vinto loro, e la pubblicità non è solo stata premiata agli award di Londra, arrivando anche sulla CNN, ma anche fatto segnare +12% alla voce “numero di turisti a Vilnius rispetto all’anno precedente”.
Un bel successo per una città che, come dichiara il claim, nessuno sa dov’è, ma quando lo scopri è straordinaria. Un po’ come quell’altra cosa lì.
Crediti Immagine e video: GoVilnius