Le brutte intenzioni la maleducazione

“Le brutte intenzioni, la maleducazione

La tua brutta figura di ieri sera

La tua ingratitudine, la tua arroganza

Fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa

Certo il disordine è una forma d’arte

Ma tu sai solo coltivare invidia

Ringrazia il cielo sei su questo palco

Rispetta chi ti ci ha portato dentro

Questo sono io”

Sanremo 2020 lo ha vinto Morgan.
Non Diodato (al volo: come si chiama la canzone vincitrice?), non Achille Lauro, non Bugo che scompare insieme alla musica.

Il festival della canzone italiana numero 70 sarà ricordato per quei 30 secondi di canzone modificata, e per i secondi successivi, il “che succede” finito in centinaia di meme, la ricerca di Bugo, l’imbarazzo di Amadeus.
Una scena che entra nella top ten dei momenti trash della tv nostrana.
Anche Google Trends ci dice che Morgan, con quel suo picco di ricerca nella serata dell’8 febbraio, è stata la parola più cercata dopo la generalista “sanremo 2020”.
Della potenza dei meme avevamo già parlato: un tipo di comunicazione breve, mirata, chirurgica, che prende la pancia delle persone, stimolando risate istintive.

Chi finisce nei meme diventa giullare inconsapevole, ma non bullizzato. Morgan ne ha tratto visibilità e ne ha giovato in punti simpatia. Dal punto di vista del regolamento del Festival l’ha fatta grossa: ai tempi di Mike e Pippo Baudo lo avrebbero trattato molto peggio. Ma in quest’epoca, anche la massima espressione della tv di Stato ha dovuto calare le braghe di fronte alla viralità, alle dinamiche dei social. Le canzoni interessano poco: una discreta fetta di spettatori – la fascia over 30 e under 50 – va alla ricerca del momentum, di quei secondi di sbalordimento, dell’Achille Lauro che si toglie la tunica, dell’Elettra Lamborghini che “scusa, ma Elettra Lamborghini è una cantante?”, del Morgan che la fa pagare a Bugo per le sue “brutte intenzioni, la maleducazione”.

Il festival di Sanremo di quest’anno ha segnato un’epoca musicale e artistica: le sette note restano sullo sfondo, sulle scale, un passo indietro, l’emozione di scoprire chi sarà il vincitore ha lasciato il campo alle gag da cabaret.
E avendo fatto il botto di share, sarà difficile tornare indietro.

Fonte immagine: https://www.diregiovani.it/2020/02/17/295594-tommaso-paradiso-e-calcutta-parodia-morgan-bugo.dg/

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